L'attuale fase di mercato offre un terreno fertile per l'utilizzo di strategie alternative: esse offrono un profilo di rischio/rendimento completamente diverso dagli investimenti tradizionali, esclusivamente direzionali. Questa caratteristica comporta numerosi vantaggi, come la decorrelazione, in primo luogo dal beta di mercato, e un'efficiente protezione dal rischio di ribasso.
In questa fase di enorme incertezza, la volatilità (quella storica, che non è la volatilità implicita) è certamente un'altra variabile da gestire. È necessario costruire portafogli o investire in prodotti che monitorino costantemente gli indici di rischio.
Gli obiettivi di investimento e l'orizzonte temporale, sono scelte essenziali per la longevità di un investitore, anche se, azzerate le esigenze sul denaro investito, la strada migliore da perseguire è sempre quella del portafoglio perenne, con la regola del 4%: il denaro diventa una fonte di reddito e uno strumento al nostro servizio, che lavora per noi e non il contrario.
La vera caratteristica desiderata in tempi di turbolenza è la decorrelazione, perché la diversificazione deve essere integrata da una copertura esplicita: I benefici percepiti dalla diversificazione sono stati storicamente responsabili di un gran numero di crisi finanziarie catastrofiche. Il motivo ha a che fare con l'instabilità delle correlazioni: quando un mercato crolla, le decorrelazioni del mercato si annullano, quasi tutto il mercato diventa unidirezionale e raramente si assiste al mantenimento di valori validi di decorrelazione.
Ecco perché la copertura è necessaria, sempre.
Chi dice di cercare di trovare la soluzione che dia il miglior equilibrio tra rendimento e protezione lo fa in modo tale da lasciare spesso disorientato il suo interlocutore. Le strategie che a nostro avviso apportano i maggiori benefici alla frontiera efficiente sono le strategie Long/Short, applicate, nel nostro caso, alle azioni.
In un periodo di inflazione e di generale aumento dei tassi di interesse, la gestione attiva del portafoglio è ancora più indispensabile, anche per gli investitori fai-da-te.
L'attuale contesto inflazionistico porterà a un aumento della dispersione delle performance all'interno dei vari indici azionari e obbligazionari; riteniamo che il lavoro analitico sulle singole società sia fondamentale per generare alfa.
Un approccio bottom-up è sempre da preferire, anche quando il payoff del portafoglio ha un profilo asimmetrico dovuto allo sfruttamento delle convessità; quest'ultimo approccio si rivela vincente quando alla base di tutto c'è un lavoro di stock picking alla ricerca di valore.
Pertanto, più che mai, si può affermare che il momento migliore per prendere in seria considerazione queste strategie alternative è adesso.